E’ la rivista semestrale “Paper” che mi ha fatto conoscere la designer francese Adeline Klam e le sue raffinate creazioni in carta washi.
Sono stata attratta dalla stampa artigianale con motivi eleganti e colori esclusivi. Mi hanno incuriosito le molteplici forme ottenute con questo materiale.
Esperta di colori, Adeline Klam ha creato nuove sfumature più attuali e ha rinnovato i motivi della tradizione nipponica rendendoli più leggeri. Le carte sono complementari fra loro e perfettamente abbinabili alla mia collezione di carte neutre stampate con il torchio e di carte telate.
E’ interessante notare che, nel 2014, la carta washi è stata inserita dall’UNESCO nei Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità. E’ il processo di lavorazione manuale a rendere questa carta duttile e resistente: le fibre sono pestate e tirate e non macinate come nella produzione di carte industriali. I motivi sono impressi a mano con stampi intagliati in legno per ogni disegno. La tecnica di stampa si chiama “Chiyogami”.
Non vi dico la gioia quando mi è arrivata da Parigi (luogo dove si trova la boutique-atelier della creatrice) una vasta campionatura delle tanto agognate carte!
Nelle mie ricerche non ho trovato utilizzi di carta washi su tela e ho quindi provato un grande piacere a dirottare questo sublime materiale verso un uso insolito: ‘panneggiarlo’ attorno ad un viso dipinto ad olio.
Le immagini illustrano i lavori in corso… e il viaggio a Parigi con i risultati di questo gioco sperimentale è in preparazione, perché Adeline Klam non smette di rinnovare sfumature e disegni e seguirla è una corsa nella forma e nel colore!